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Andrea Magni pittore “Tra paesaggi e tradizioni”

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2016_12-mostra-andrea-magniIn occasione dei 100 anni della Farmacia Masini, Sabato 17  Novembre dalle ore 16

presso il nostro Poliambulatorio sarà possibile visitare la mostra personale di Andrea Magni, noto pittore Vignolese.

Appassionato da sempre di arte, frequenta l’atelier di pittura del maestro Marco Grimandi, dove si è perfezionato nella composizione di figure e paesaggi, utilizzando la tecnica della pittura ad olio.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e dal 2014 ha iniziato con le sue prime mostre personali ottenendo negli anni numerosi riconoscimenti. La sua passione artistica lo porta a prediligere paesaggi e scene di vita caratteristiche della sua terra, come se mettesse su tela vecchie fotografie di un album di ricordi.

Sarà possibile ammirare i dipinti di Andrea Magni sino al 15 gennaio 2017, negli orari di apertura del Poliambulatorio.

 

 

 

 

Pasticceria Gollini (2013) olio su tela cm 80x100

Pasticceria Gollini (2013) olio su tela cm 80×100

Vigneti a San Polo (2015) olio su tela cm 50x70

Vigneti a San Polo (2015) olio su tela cm 50×70

Rotoballe a San Polo (2015) olio su tela cm 40x50

Rotoballe a San Polo (2015) olio su tela cm 40×50

Foresta (2015) olio su tela cm 25x35

Foresta (2015) olio su tela cm 25×35

Venezia (2015) olio su tela cm 60x80

Venezia (2015) olio su tela cm 60×80


L’OTITE CRONICA: una patologia dell’adulto che nasce durante l’infanzia

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Dott. Villari Otite cronicaGiovedì 26 gennaio,
presso il nostro Poliambulatorio serata dedicata all’Otite Cronica,  interverrà il nostro otorinolaringoiatra Dott. Villari Domenico.

Ingresso gratuito

Prenotazione obbligatoria 059 931041

Podologia

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2016-centro-medico-podologiaIn collaborazione con la Dr.ssa Roberta Lauro  Laureata  in Podologia

L’importanza della cura corretta dei piedi è riconosciuta sia dalla medicina occidentale sia da quella orientale, e tutti concordano che, dalla salute dei piedi, deriva la salute di tutto il corpo.

Il podologo interviene per trattare gli stati dolorosi del piede, dall’età pediatrica a quella geriatrica. Effettua trattamenti per ipercheratosi plantari superficiali e profonde, ipercheratosi interdigitali , unghie ipertrofiche, deformi e incarnite,micosi ungueali, ortesi in silicone, valutazione e prevenzione del piede diabetico.

Per  appuntamenti  telefonare  al numero 059 934499

Raggiungere il benessere con il metodo Pilates Matwork

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2016_1121-pilatesPilates matwork, metodo di esercizio che fa riferimento all’insieme di tecniche elaborate nel corso del ‘900 da Joseph Hubertus Pilates.
La caratteristica del Matwork è  quella di avere come unica necessità l’utilizzo di un tappetino, un “Mat” appunto, su cui eseguire degli esercizi a corpo libero.

Sono aperte le iscrizioni per i CORSI DI PILATES presso la nostra palestra.

I corsi si attiveranno con un min di 3 iscritti, il gruppo sarà formato da max 5 persone.

Venerdì dalle 13.00 alle 14.00
Martedì dalle 18.30 alle 19.30

Le lezioni saranno tenute da Giulia Bianchini ed Alice Crovella, Dr.sse in Fisioterapia.

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla reception o
telefonare al n. 059 934.499

Sos Genitori

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Sabato 11 Marzo 2017 dalle ore 8.30 alle ore 12.30 presso i nostri ambulatori la Dott.ssa Pamela Stagni, Psicologa e Psicoterapeuta, e la Dott.ssa Francesca Bortolotti,  Logopedista, saranno a vostra disposizione per dubbi, domande e consigli riguardo lo sviluppo psico-linguistico e le difficoltà di tipo scolastico e di apprendimento del vostro bambino.

Prenotate la consulenza gratuita telefonando al n 059 934499 o al n. 059931041 oppure passando direttamente  presso il Centro medico.

Stimolazione cognitiva Dott.ssa Stefania Prostrati

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Ti capita di dimenticare spesso qualcosa? Di perdere il filo del discorso? Fai fatica a concentrarti durante le varie attività della vita quotidiana?

Potrebbe esserti utile  la stimolazione cognitiva, attività in grado di compensare, tramite esercizi mirati, il rallentamento e la perdita delle abilità: memoria, attenzione, percezione, ragionamento. In più aiuta a contrastare il decadimento delle abilità residue.

Aiuta chi soffre già di decadimento cognitivo a mantenere il più possibile l’autonomia individuale.

Migliora la qualità della vita!

Le sedute sono a carattere individuale

Per informazioni e appuntamenti potete recarvi personalmente presso la reception del nostro Poliambulatorio  del Poliambulatorio oppure telefonare al numero 059/934499

Progetto Ginecologia

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Dopo  il Progetto Tiroide per la diagnosi precoce dei noduli tiroidei  di Novembre 2016, ha preso vita sempre in collaborazione con ANT Italia ONLUS, un’altra iniziativa dedicata alle donne ” Controlli gratuiti per la prevenzione dei tumori ginecologici”.

Lunedi 10 Aprile 2017 sono disponibili 8 visite con ecografia e Pap test eseguite dalla nostra Ginecologa Drssa Fazzioli  Maria Teresa , da prenotare direttamente presso la Fondazione Ant sede di Modena al numero 059 238.181

 

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Mostra personale di Silvia de Simone

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Da Sabato 15 Aprile negli orari di apertura del Poliambulatorio, sarà possibile ammirare i dipinti  di Silvia De Simone, che abbiamo già avuto nostra ospite nel 2013 con la personale “guardandomi intorno”.  Silvia, nata a Reggio Emilia e cresciuta a Bologna, è approdata alla pittura in età adulta, dopo attività di decorazione  e un lavoro nella terracotta iniziato alla scuola dell’artista Ivan Dimitrov. Ha iniziato la sua storia artistica realizzando composizioni  a tema floreale con una particolare tecnica di pittura su vetro,  ottenendo suggestivi effetti di trasparenza e di profondità. Dopo  un complesso percorso di maturazione e di ricerca, scopriamo  il periodo dei muri, grandi quadri costituiti da sfondi decisamente materici, al limite del bassorilievo, raffiguranti muri di diversi colori e collocazione geografica, sovrastati da lastre di vetro su cui spiccano gli elementi vivi dell’immagine: piante, foglie, rami, bacche. È una tecnica estremamente suggestiva e originale, apprezzata in diverse mostre tenute in varie località italiane. Parallelamente alla pittura su vetro, e attualmente in prevalenza, Silvia De Simone si dedica ad un tipo di pittura apparentemente più classica, utilizzando colori acrilici su vari materiali quali legno, tela o cartone. Ciò che caratterizza e distingue i quadri di Silvia è  l’uso del colore, sempre asservito alla creazione di luci e di profondità. A questo ultimo periodo appartengono nostalgiche vedute di Bologna ed altri paesaggi urbani, boschi solitari, coloratissime scene di danza. E tutto questo, sicuramente, è ancora, a sua volta, il prologo ad una nuova ricerca nei territori della fantasia, del sogno e dell’emozione pura.

la-treccia

acquazzone bologna-via-castiglione

Salute e benessere della cittadinanza

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2017_0511-Salute-cittadinanza-menopausa-andrologia-castelfranco-emiliaIn collaborazione con Cittadinanza attiva, Farmacia Masini e con il Patrocinio del Comune di Castelfranco Emilia, abbiamo organizzato due serate evento presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria “Falcone e Borsellino” di Piumazzo.

Giovedi 11 Maggio ore 20.00
Si parlerà di menopausa e come non considerarla un arrivo ma un momento da vivere con consapevolezza e serenità.
Relatore la Dott.ssa Giovanna Balestrucci Specialista in Ginecologia ed Ostetricia, dal 1993 ha prestato servizio in qualità di Dirigente Medico ostetrico ginecologo per l’ASL di Modena, con incarico professionale altamente qualificato presso i consultori di Vignola e Castelfranco Emilia.

  Lunedì 29 Maggio ore 20.00

Appuntamento dedicato alla salute uro-andrologica, come essere informati sui naturali e fisiologici                cambiamenti fisici.

Relatore il Dott. Edoardo Pescatori, Specialista in Urologia ed Andrologia, già Direttore Scientifico del Giornale Italiano di Medicina Sessuale e Riproduttiva, è Coordinatore del Servizio di Andrologia di Hesperia Hospital (Mo) e membro dell’Unità Operativa di Andrologia di S.I.S.M.E.R. (Bo), in qualità di andrologo.

I medici saranno a disposizione per rispondere alle vostre domande e dubbi.

Il reflusso gastro-esofageo

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Dott. Della Casa Giovanni
Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva.

L’interno dello stomaco è un ambiente acido (pH 2) determinato dalla produzione, da parte delle cellule che rivestono la sua parete, di un succo gastrico acido, le cui caratteristiche sono utili per la digestione, in particolare della carne, e funzionali all’inattivazione di germi ingeriti per via alimentare. Naturalmente la parete dello stomaco ha caratteristiche strutturali che le permettono di non risentire dell’acidità presente al suo interno. Non è così invece per l’esofago, per il quale il succo gastrico risulta irritante. Per questo l’esofago è separato dallo stomaco da una valvola, che si chiama cardias, che non è altro che un anello muscolare (sfintere) che si apre quando il bolo alimentare transita dall’esofago allo stomaco e rimane chiuso per il restante tempo.

Articoli-Il-reflusso-gastro-esofageo-01Quando questa valvola non “chiude” bene, si ha il reflusso gastro-esofageo: la parete dell’esofago rimane per un periodo più o meno lungo a contatto col succo gastrico acido e questo dà luogo a sintomi (soprattutto bruciore che risale lungo il petto, ma talvolta anche violento dolore nella parte bassa del petto che può irradiarsi a destra e a sinistra, talvolta rigurgiti di succo gastrico acido in faringe che possono nel tempo dare faringite cronica e anche tosse) e, in una percentuale di circa il 10% di coloro che hanno sintomi da reflusso, ad alterazioni croniche infiammatorie del tratto inferiore (quello più a contatto col succo gastrico) dell’esofago (esofagite da reflusso) che possono condurre nel corso degli anni ad alterazioni morfologiche chiamate “esofago di Barrett” che sono un terreno favorente la comparsa dell’adenocarcinoma dell’esofago.
Le condizioni in grado di favorire il cattivo funzionamento del cardias possono essere: -uno scarso tono contrattile a riposo del cardias stesso -una condizione anatomica (ernia iatale) in cui il cardias è più o meno risalito al di sopra del diaframma (normalmente è a livello del diaframma, inserito in un apertura dello stesso che si chiama iato diaframmatico e che contribuisce a renderlo perfettamente continente) –una scarsa capacità della forza contrattile esofagea che normalmente antagonizza la tendenza al reflusso.
Più genericamente, la comparsa di reflusso gastro-esofageo è favorita dall’aumento di volume e di adiposità a livello addominale, che comportano un’aumentata pressione addominale e quindi una tendenza alla risalita del cardias. Si capisce così perché il reflusso sia una patologia in aumento nelle società occidentali, come l’obesità e il diabete. Si calcola che della nostra popolazione adulta non meno del 20% soffra, almeno saltuariamente, di sintomi da reflusso.

Articoli-Il-reflusso-gastro-esofageo-02La diagnosi di reflusso gastro-esofageo è basata sostanzialmente sulla presenza e sulle caratteristiche dei sintomi. Quando il disturbo è episodico, poco frequente, transitorio, correlato di solito a disordini alimentari, non si pone l’indicazione ad eseguire gastroscopia, che comunque non serve per fare diagnosi di reflusso (che non è in grado di evidenziare) ma diventa utile, soprattutto in casi di sintomatologia persistente, per rilevare la presenza o meno di esofagite, che impone un approccio terapeutico più intenso e prolungato e controlli più attenti e frequenti, e per vedere se esistono situazioni anatomiche predisponenti al reflusso come, soprattutto, l’ernia iatale.
In caso di reflusso gastro-esofageo, preliminarmente rispetto alla terapia farmacologica o contestualmente ad essa, è utile apportare alcune modifiche allo stile di vita e alle abitudini alimentari e di comportamento:
-dimagrire se si è sovrappeso in modo da ridurre il volume addominale
-dormire col tronco lievemente sollevato (20°-30°: un cuneo sotto il materasso in corrispondenza del tronco o disponendo più cuscini per ottenere lo stesso risultato) -non coricarsi prima che siano passate 2-3 ore dal pasto

Articoli-Il-reflusso-gastro-esofageo-03

-smettere di fumare
-evitare pasti copiosi (meglio frazionarli in piccoli pasti) ed evitare cibi ricchi di grassi, caffè, alcool, coca-cola, menta (la menta riduce il tono del cardias).
Tali misure danno di solito giovamento, ma il più delle volte diventa necessario ricorrere anche a terapia farmacologica, terapia che andrà modulata in base alle caratteristiche di intensità e frequenza della sintomatologia e alla presenza o meno di esofagite, da un semplice antiacido (Maalox, Riopan, ecc.) al bisogno o a orari fissi, all’alginato (Gaviscon, ecc.) dopo i pasti e al momento di coricarsi, all’utilizzo per periodi limitati o più o meno prolungati di farmaci antisecretori di cui i più efficaci sono omeprazolo, lansoprazolo, esomeprazolo, pantoprazolo, ecc. Questi ultimi hanno la capacità di ridurre drasticamente l’acidità gastrica eliminando non il reflusso in sé ma l’effetto irritante dello stesso sull’esofago.
Esiste anche una terapia chirurgica del reflusso gastro-esofageo, che consiste nel migliorare la “tenuta” del cardias avvolgendo attorno all’ultima parte dell’esofago il fondo gastrico, tutto o in parte.

Articoli-Il-reflusso-gastro-esofageo-04Tale intervento viene ora di solito eseguito in videolaparoscopia e va riservato, secondo la maggior parte delle linee guida internazionali, ai pazienti con risposta insufficiente alla terapia medica continua massimale con antisecretori e ai pazienti giovani, con malattia da reflusso severa, che sarebbero costretti a un trattamento farmacologico per tutta la vita.

Cyber bullismo e Sicurezza informatica

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2017_1011-Cyber-Bullismo-Centro-Medico-PiumazzoNelle serate di lunedi 16 Ottobre e 30 Ottobre, presso Aula Magna Scuole Falcone e Borsellino di Piumazzo, si svolgeranno due incontri sui temi del Cyber bullismo e della sicurezza informatica.

I relatori saranno presenti gli Assessori all’Istruzione e Sicurezza Urbana e Legalità del comune di Castelfranco Emilia rispettivamente Maurizia Bonora e Giovanni Gargano, il Magistrato Pubblico Ministero Dr. Marco Imperato, il Prof. Giovanni Ziccardi Giurista Informatico e Sara Bovo Assistente Polizia Municipale di Castelfranco Emilia.

Nel secondo incontro del 30 Ottobre sarà illustrato il progetto “Fai la cosa giusta – On Line”, coordinato dalla Polizia Municipale di Castelfranco Emilia in collaborazione con Telefono Azzurro.

A cena con gusto

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2017_1115-Centro-medico-Piumazzo-a-Cena-con-GustoScopriamo insieme i benefici dell’Alimentazione Antiaging!

Interverrà la Dott.ssa Laura Gogioso Biologa Nutrizionista, mercoledì 15 Novembre 2017 ore 20-30, presso Mitho II Il ristorantino a Piumazzo in via 25 Aprile 12/a.

Prenotazioni presso Farmacia Masini Piumazzo oppure al 059 931.041

L’Otite Media Cronica

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Dott. Domenico Villari
Specialista in Otorinolaringoiatria

Otite Media Cronica fig1La patologia otologica di maggior interesse nella pratica clinica otorinolaringoiatrica è sicuramente l’otite media cronica che, differentemente dalla forma acuta, dominata soprattutto dal sintomo dolore (otalgia), si caratterizza per la presenza di sordità (ipoacusia), la sensazione di pienezza auricolare (fullness) e secrezione auricolare (otorrea).
Mentre la terapia delle otite media acuta è essenzialmente di tipo medico a base di antibiotici e antiinfiammatori, nelle forme croniche il trattamento è essenzialmente di tipo chirurgico.

Nell’infanzia è di frequente riscontro l’Otite Media Secretiva causata, nella maggior parte dei casi, da infezioni delle alte vie aeree, da ipertrofia adenoidea e da familiarità per allergie.
L’inquadramento di questa patologia viene praticato mediante una visita specialistica con esecuzione di una Otoendoscopia integrata da Prove Audiometriche e Impedenzometriche.
Solitamente l’obiettività mostra quadri di versamento endotimpanico con membrana retratta e opacata (Fig.1).

Il timpanogramma può risultare piatto o con segni di disventilazione, l’audiometria mostra un quadro di ipoacusia di tipo trasmissivo.
Il primo approccio terapeutico di tipo medico a questa forma di otite è praticato solitamente dal pediatra o dal medico di base che si rivolge allo specialista otorino nei casi di insuccesso per un approccio di tipo chirurgico che prevede l’esecuzione di un’Adenoidectomia (asportazioni delle adenoidi) associata o meno a Miringotomia (incisione della membrana timpanica) con aspirazione delle secrezioni endotimpaniche ed eventuale posizionamento di Drenaggio Trans-Timpanico (Fig 2)
Otite Media Cronica fig2

L’Otite Media Cronica Semplice (o non colesteatomatosa) è caratterizzata da una perforazione della MT (Fig3) stabilizzata con mucosa della cassa che può presentarsi normale o ipertrofica con presenza di granulazioni, cui può associarsi un’alterazione della catena ossiculare che può essere interrotta.

Otite Media Cronica fig3
La causa di questa forma di otite va ricercata in un’alterata ventilazione della cassa timpanica che provoca frequenti recidive otitiche acute con alterazione della struttura della membrana che va incontro a fenomeni di sclerosi, assottigliamento, retrazione e di perforazione stabile e con fenomeni osteitici a carico della catena ossiculare. Va inoltre ricordato che la perforazione del timpano possono anche essere di natura traumatica.
La sintomatologia di queste forme di otite cronica ipoacusia e da otorrea recidivante con possibili riacutizzazioni e conseguente otalgia.
L’inquadramento diagnostico prevede l’esecuzione dell’Otoendoscopia e dell’Audioimpedenzometria, ma spesso viene associata anche uno studio TAC dell’orecchio medio soprattutto in previsione dell’intervento chirurgico che rappresenta l’unica efficace approccio terapeutico per risolvere questo tipo di patologie.

L’intervento praticato è la Miringoplastica che prevede la ricostruzione della membrana utilizzando tessuto autologo (prelevato dal paziente) solitamente rappresentato dalla fascia del muscolo temporale o da cartilagine tragale.
L’intervento generalmente viene eseguito sotto visione microscopica per via trans-canalare o per via retro auricolare; negli ultimi anni in campo otologico internazionale si sta sviluppando sempre più la Chirurgia Endoscopica Endocanalare dell’Orecchio, di cui la S.C. di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena è tra le maggiori promotrici in Italia e nel Mondo. Questa metodica permette di agire in modo mini invasivo, limitando al minimo le incisioni cutanee e consente, inoltre, l’esplorazione molto ravvicinata e diretta delle strutture dell’orecchio medio consentendo di individuare eventuali anomalie della catena ossiculare o iniziali alterazioni della mucosa della cassa (epidermizzazioni, granulazioni).

L’Otite Media Cronica Colesteatomatosa è costituita da un accumulo di cellule epiteliali in disfacimento che si accumulano nella cassa timpanica determinando una flogosi cronica della mucosa e fenomeni erosivi a carico delle strutture ossee che costituiscono l’orecchio medio.
Il Colesteatoma può essere Congenito(Fig 4) o Acquisito (Fig 5).

Otite Media Cronica fig4e5

Nel primo caso l’origine è disembriogenetica, cioè determinata da un aberrante sviluppo di tessuto epiteliale nell’orecchio medio durante la vita fetale; nel secondo caso esistono diverse teorie per quanto riguarda la patogenesi:
– teoria dell’impianto
– teoria della migrazione
– teoria della metaplasia
– teoria dell’invaginazione.
L’ipotesi più accreditata sullo sviluppo del colesteatoma è quella relativa ad un difetto nella ventilazione dell’orecchio medio , soprattutto a livello dei distretti epitimpanici, con conseguente creazione di una tasca di retrazione, soprattutto in corrispondenza della pars flaccida della membrana, che può perdere la capacità di autodetersione dai residui di desquamazione epiteliale che si accumulano provocando uno strato di infiammazione cronica della mucosa della cassa e fenomeni erosivi a carico delle strutture ossee adiacenti, in primo luogo della catena ossiculare. Il colesteatoma può estendersi posteriormente ad interessare l’osso mastoideo e, in fase avanzata, può determinare erosione del canale osseo contenente il VII nervo cranico (facciale) che decorre all’interno dell’osso temporale ed è responsabile della motilità dei muscoli mimici del volto, può provocare inoltre erosione del tetto della cassa timpanica, che separa l’orecchio medio dalla fossa cranica media e quindi dalle meningi e dal cervello in esso contenuto, e della capsula ossea che racchiude le strutture dell’orecchio interno deputato alla recezione degli stimoli uditivi e dell’equilibrio (vestibolari).
La sintomatologia dell’otite cronica colesteatomatosa è dominata dall’ipoacusia e dall’otorrea, solitamente purulenta e fetida. Nei casi complicati con interessamento delle strutture nobili si possono riscontrare anche vertigini, acufeni, paralisi del nervo facciale e, nei casi più gravi, complicanze infettivo-infiammatorie intracraniche (meningiti, encefaliti, ascessi cerebrali).

La diagnosi si basa su dati obiettivi raccolti mediante esecuzione di Otoendoscopia che mostra aree di retrazione della membrana ove si è sviluppato il colesteatoma che ha solitamente un colorito biancastro, si possono riscontrare perforazioni della membrana, solitamente marginali, attraverso le quali è possibile esaminare l’eventuale erosione della catena ossiculare. Possono inoltre essere presenti formazioni polipoidi originate dalla mucosa della cassa che si aggettano nel condotto uditivo esterno.
Di fondamentale importanza è l’esecuzione della TAC dell’orecchio medio senza mezzo di contrasto per valutare l’estensione della patologia verso la mastoide, l’erosione delle pareti ossee della cassa e della catena.
Di completamento diagnostico è l’audiometria per valutare il grado di ipoacusia che solitamente si presenta come un difetto di tipo misto (in parte trasmissivo e in parte neurosensoriale).

L’approccio terapeutico è di tipo chirurgico con esecuzione di intervento di Timpanoplastica. Classicamente l’intervento prevede un approccio microscopico retroauricolare con esecuzione di una Mastoidectomia (fresatura dell’osso mastoideo) e rimozione accurata del tessuto patologico (colesteatoma). Si parla di Timpanoplastica chiusa o aperta a seconda che, durante l’esecuzione della mastoidectomia, venga conservata o meno la parete posteriore del condotto uditivo esterno.
All’intervento si può associare anche l’Ossiculoplastica (Fig 6) che prevede il ripristino della continuità della catena ossiculare in funzione di un miglioramento della funzione uditiva. Viene eseguita utilizzando materiale autologo prelevato dal paziente (frammenti di cartilagine o di osso) oppure protesi sintetiche appositamente studiate.

Otite Media Cronica fig6

L’ossiculoplastica a volte viene rimandata ad un intervento successivo (II tempo di Timpanoplastica) che viene eseguito ad 8-12 mesi dal primo

Anche per l’otite cronica colesteatomatosa la Chirurgia Endoscopica dell’Orecchio permette di eseguire l’intervento attraverso il condotto uditivo esterno, senza incisione retro auricolare e senza esecuzione di ampia mastoidectomia, limitando la fresatura dell’osso al minimo necessario per dominare al meglio la patologia.
L’intervento viene eseguito utilizzando attrezzature sofisticate ed altamente specializzate (Colonna endoscopica ad alta definizione, bisturi a risonanza molecolare, strumentario per chirurgia otoendoscopica) che permettono una visualizzazione ottimale delle strutture dell’orecchio medio, anche negli angoli nascosti all’esplorazione microscopica, consentendo di operare con estrema delicatezza e precisione.
Questo tipo di tecnica riduce inoltre ampiamente il discomfort post-chirurgico del paziente riducendo notevolmente i tempi di degenza in ospedale.

 

Diagnosi precoce dei noduli tiroidei

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Ant diagnosi precoce noduli tiroideiFondazione ANT Italia OLNUS organizza a Piumazzo di Castelfranco Emilia (Mo)

Ecografie gratuite per la diagnosi precoce dei noduli tiroidei

nel pomeriggio di lunedì 4 dicembre 2017, dalle 14.30 alle 18.00 presso Centro Medico Piumazzo via Dei Mille 26

 

Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 059 238181

Dopo aver prenotato la visita è necessario andare su www.ant.it e compilare il form di REGISTRAZIONE VISITE.
Si informa che ai sensi del D. Legge 196/2003 e successive modifiche, in assenza del consenso dei genitori i minori non possono essere visitati.

 

Fondazione ANT Italia OLNUS
Delegazione di Modena
Viale G. Verdi, 60 – 41121 Modena
Tel. 059 238181  – Fax 059 238329
delegazione.modena@ant.it
Per donazioni c.c.p. 11424405

Stimolazione cognitiva Dott.ssa Stefania Prostrati

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Potrebbe esserti utile  la stimolazione cognitiva, attività in grado di compensare, tramite esercizi mirati, il rallentamento e la perdita delle abilità: memoria, attenzione, percezione, ragionamento. In più aiuta a contrastare il decadimento delle abilità residue.

Aiuta chi soffre già di decadimento cognitivo a mantenere il più possibile l’autonomia individuale.

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Progetto Ginecologia

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Dopo  il Progetto Tiroide per la diagnosi precoce dei noduli tiroidei  di Novembre 2016, ha preso vita sempre in collaborazione con ANT Italia ONLUS, un’altra iniziativa dedicata alle donne ” Controlli gratuiti per la prevenzione dei tumori ginecologici”.

Lunedi 10 Aprile 2017 sono disponibili 8 visite con ecografia e Pap test eseguite dalla nostra Ginecologa Drssa Fazzioli  Maria Teresa , da prenotare direttamente presso la Fondazione Ant sede di Modena al numero 059 238.181

 

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Mostra personale di Silvia de Simone

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Da Sabato 15 Aprile negli orari di apertura del Poliambulatorio, sarà possibile ammirare i dipinti  di Silvia De Simone, che abbiamo già avuto nostra ospite nel 2013 con la personale “guardandomi intorno”.  Silvia, nata a Reggio Emilia e cresciuta a Bologna, è approdata alla pittura in età adulta, dopo attività di decorazione  e un lavoro nella terracotta iniziato alla scuola dell’artista Ivan Dimitrov. Ha iniziato la sua storia artistica realizzando composizioni  a tema floreale con una particolare tecnica di pittura su vetro,  ottenendo suggestivi effetti di trasparenza e di profondità. Dopo  un complesso percorso di maturazione e di ricerca, scopriamo  il periodo dei muri, grandi quadri costituiti da sfondi decisamente materici, al limite del bassorilievo, raffiguranti muri di diversi colori e collocazione geografica, sovrastati da lastre di vetro su cui spiccano gli elementi vivi dell’immagine: piante, foglie, rami, bacche. È una tecnica estremamente suggestiva e originale, apprezzata in diverse mostre tenute in varie località italiane. Parallelamente alla pittura su vetro, e attualmente in prevalenza, Silvia De Simone si dedica ad un tipo di pittura apparentemente più classica, utilizzando colori acrilici su vari materiali quali legno, tela o cartone. Ciò che caratterizza e distingue i quadri di Silvia è  l’uso del colore, sempre asservito alla creazione di luci e di profondità. A questo ultimo periodo appartengono nostalgiche vedute di Bologna ed altri paesaggi urbani, boschi solitari, coloratissime scene di danza. E tutto questo, sicuramente, è ancora, a sua volta, il prologo ad una nuova ricerca nei territori della fantasia, del sogno e dell’emozione pura.

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Salute e benessere della cittadinanza

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2017_0511-Salute-cittadinanza-menopausa-andrologia-castelfranco-emiliaIn collaborazione con Cittadinanza attiva, Farmacia Masini e con il Patrocinio del Comune di Castelfranco Emilia, abbiamo organizzato due serate evento presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria “Falcone e Borsellino” di Piumazzo.

Giovedi 11 Maggio ore 20.00
Si parlerà di menopausa e come non considerarla un arrivo ma un momento da vivere con consapevolezza e serenità.
Relatore la Dott.ssa Giovanna Balestrucci Specialista in Ginecologia ed Ostetricia, dal 1993 ha prestato servizio in qualità di Dirigente Medico ostetrico ginecologo per l’ASL di Modena, con incarico professionale altamente qualificato presso i consultori di Vignola e Castelfranco Emilia.

  Lunedì 29 Maggio ore 20.00

Appuntamento dedicato alla salute uro-andrologica, come essere informati sui naturali e fisiologici                cambiamenti fisici.

Relatore il Dott. Edoardo Pescatori, Specialista in Urologia ed Andrologia, già Direttore Scientifico del Giornale Italiano di Medicina Sessuale e Riproduttiva, è Coordinatore del Servizio di Andrologia di Hesperia Hospital (Mo) e membro dell’Unità Operativa di Andrologia di S.I.S.M.E.R. (Bo), in qualità di andrologo.

I medici saranno a disposizione per rispondere alle vostre domande e dubbi.

Il reflusso gastro-esofageo

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Dott. Della Casa Giovanni
Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva.

L’interno dello stomaco è un ambiente acido (pH 2) determinato dalla produzione, da parte delle cellule che rivestono la sua parete, di un succo gastrico acido, le cui caratteristiche sono utili per la digestione, in particolare della carne, e funzionali all’inattivazione di germi ingeriti per via alimentare. Naturalmente la parete dello stomaco ha caratteristiche strutturali che le permettono di non risentire dell’acidità presente al suo interno. Non è così invece per l’esofago, per il quale il succo gastrico risulta irritante. Per questo l’esofago è separato dallo stomaco da una valvola, che si chiama cardias, che non è altro che un anello muscolare (sfintere) che si apre quando il bolo alimentare transita dall’esofago allo stomaco e rimane chiuso per il restante tempo.

Articoli-Il-reflusso-gastro-esofageo-01Quando questa valvola non “chiude” bene, si ha il reflusso gastro-esofageo: la parete dell’esofago rimane per un periodo più o meno lungo a contatto col succo gastrico acido e questo dà luogo a sintomi (soprattutto bruciore che risale lungo il petto, ma talvolta anche violento dolore nella parte bassa del petto che può irradiarsi a destra e a sinistra, talvolta rigurgiti di succo gastrico acido in faringe che possono nel tempo dare faringite cronica e anche tosse) e, in una percentuale di circa il 10% di coloro che hanno sintomi da reflusso, ad alterazioni croniche infiammatorie del tratto inferiore (quello più a contatto col succo gastrico) dell’esofago (esofagite da reflusso) che possono condurre nel corso degli anni ad alterazioni morfologiche chiamate “esofago di Barrett” che sono un terreno favorente la comparsa dell’adenocarcinoma dell’esofago.
Le condizioni in grado di favorire il cattivo funzionamento del cardias possono essere: -uno scarso tono contrattile a riposo del cardias stesso -una condizione anatomica (ernia iatale) in cui il cardias è più o meno risalito al di sopra del diaframma (normalmente è a livello del diaframma, inserito in un apertura dello stesso che si chiama iato diaframmatico e che contribuisce a renderlo perfettamente continente) –una scarsa capacità della forza contrattile esofagea che normalmente antagonizza la tendenza al reflusso.
Più genericamente, la comparsa di reflusso gastro-esofageo è favorita dall’aumento di volume e di adiposità a livello addominale, che comportano un’aumentata pressione addominale e quindi una tendenza alla risalita del cardias. Si capisce così perché il reflusso sia una patologia in aumento nelle società occidentali, come l’obesità e il diabete. Si calcola che della nostra popolazione adulta non meno del 20% soffra, almeno saltuariamente, di sintomi da reflusso.

Articoli-Il-reflusso-gastro-esofageo-02La diagnosi di reflusso gastro-esofageo è basata sostanzialmente sulla presenza e sulle caratteristiche dei sintomi. Quando il disturbo è episodico, poco frequente, transitorio, correlato di solito a disordini alimentari, non si pone l’indicazione ad eseguire gastroscopia, che comunque non serve per fare diagnosi di reflusso (che non è in grado di evidenziare) ma diventa utile, soprattutto in casi di sintomatologia persistente, per rilevare la presenza o meno di esofagite, che impone un approccio terapeutico più intenso e prolungato e controlli più attenti e frequenti, e per vedere se esistono situazioni anatomiche predisponenti al reflusso come, soprattutto, l’ernia iatale.
In caso di reflusso gastro-esofageo, preliminarmente rispetto alla terapia farmacologica o contestualmente ad essa, è utile apportare alcune modifiche allo stile di vita e alle abitudini alimentari e di comportamento:
-dimagrire se si è sovrappeso in modo da ridurre il volume addominale
-dormire col tronco lievemente sollevato (20°-30°: un cuneo sotto il materasso in corrispondenza del tronco o disponendo più cuscini per ottenere lo stesso risultato) -non coricarsi prima che siano passate 2-3 ore dal pasto

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-smettere di fumare
-evitare pasti copiosi (meglio frazionarli in piccoli pasti) ed evitare cibi ricchi di grassi, caffè, alcool, coca-cola, menta (la menta riduce il tono del cardias).
Tali misure danno di solito giovamento, ma il più delle volte diventa necessario ricorrere anche a terapia farmacologica, terapia che andrà modulata in base alle caratteristiche di intensità e frequenza della sintomatologia e alla presenza o meno di esofagite, da un semplice antiacido (Maalox, Riopan, ecc.) al bisogno o a orari fissi, all’alginato (Gaviscon, ecc.) dopo i pasti e al momento di coricarsi, all’utilizzo per periodi limitati o più o meno prolungati di farmaci antisecretori di cui i più efficaci sono omeprazolo, lansoprazolo, esomeprazolo, pantoprazolo, ecc. Questi ultimi hanno la capacità di ridurre drasticamente l’acidità gastrica eliminando non il reflusso in sé ma l’effetto irritante dello stesso sull’esofago.
Esiste anche una terapia chirurgica del reflusso gastro-esofageo, che consiste nel migliorare la “tenuta” del cardias avvolgendo attorno all’ultima parte dell’esofago il fondo gastrico, tutto o in parte.

Articoli-Il-reflusso-gastro-esofageo-04Tale intervento viene ora di solito eseguito in videolaparoscopia e va riservato, secondo la maggior parte delle linee guida internazionali, ai pazienti con risposta insufficiente alla terapia medica continua massimale con antisecretori e ai pazienti giovani, con malattia da reflusso severa, che sarebbero costretti a un trattamento farmacologico per tutta la vita.

Cyber bullismo e Sicurezza informatica

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2017_1011-Cyber-Bullismo-Centro-Medico-PiumazzoNelle serate di lunedi 16 Ottobre e 30 Ottobre, presso Aula Magna Scuole Falcone e Borsellino di Piumazzo, si svolgeranno due incontri sui temi del Cyber bullismo e della sicurezza informatica.

I relatori saranno presenti gli Assessori all’Istruzione e Sicurezza Urbana e Legalità del comune di Castelfranco Emilia rispettivamente Maurizia Bonora e Giovanni Gargano, il Magistrato Pubblico Ministero Dr. Marco Imperato, il Prof. Giovanni Ziccardi Giurista Informatico e Sara Bovo Assistente Polizia Municipale di Castelfranco Emilia.

Nel secondo incontro del 30 Ottobre sarà illustrato il progetto “Fai la cosa giusta – On Line”, coordinato dalla Polizia Municipale di Castelfranco Emilia in collaborazione con Telefono Azzurro.

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